Persano, 6 luglio 2014 : visita alla Casina Reale di Persano, un pomeriggio indimenticabile

Testo, foto e video di Fausto Bolinesi

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C’è chi ha chiuso le porte di quella che ritiene la sua casa…

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…e chi ha aperto quelle della sua.

Prima della cronaca di una visita bellissima e interessante, sentiamo il bisogno di manifestare la nostra riconoscenza e il nostro più sentito ringraziamento al Comandante della caserma “Ronga” di Persano, il Colonnello Carmine Ferrante per la disponibilità e la sensibilità dimostrate e al Colonnello Maurizio Isacco la cui opera di intermediazione ha reso possibile l’evento. Dobbiamo anche ringraziare il personale militare che ci ha fatto da guida-controllore per la cortesia e la discrezione con cui ha svolto questo compito.

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La prima sorpresa, piacevole, l’abbiamo avuta ai posti di controllo prima all’ingresso del comprensorio e poi a quello della caserma “Ronga”: formalità ridotte al minimo senza compromettere le misure di sicurezza che, al contrario, sono state rigorose ma discrete, tanto che ci siamo sentiti protetti e assistiti più che controllati. La seconda sorpresa, sgradita, la porta della Cappella reale sbarrata, nonostante quest’ultima, proprio perché parte integrante del Palazzo reale, dovesse restare aperta per essere visitata. Chi lo ha impedito, per il timore che potessimo dar vita ad una manifestazione religiosa che lui stesso aveva vietato, è la stessa persona che incredibilmente ha cercato di bloccare fino all’ultimo il nostro ingresso nella caserma, sebbene l’autorizzazione alla visita fosse stata concessa da suoi superiori di grado. Timore ovviamente infondato che però ha reso impossibile la recita di una preghiera di saluto e la deposizione di fiori ai piedi della statua della Madonna delle Grazie all’interno della cappella. I fiori sono stati deposti all’esterno del portone d’ingresso dove il soprano Margherita Amato, da anni socia onoraria di “Persano nel Cuore”, ha cantato una struggente “Ave Maria”. Abbiamo quindi percorso il porticato a sinistra della cappella con l’intenzione di “circumnavigare” il cortile, ma giunti all’altezza del Circolo ufficiali, siamo stati letteralmente abbagliati dalla luce calda che proveniva dal portone spalancato dal quale si poteva intravedere lo splendido salone di rappresentanza. Siamo entrati e… ne siamo usciti solo poco prima delle venti, orario concordato per la fine della visita. Lo confessiamo, ci ha sorpreso il grande senso di ospitalità del Comandante della caserma che ci ha aperto letteralmente le porte della sua casa. Ci siamo così intrattenuti, ognuno vivendo o rivivendo nel proprio intimo le sensazioni e i ricordi che quel luogo suscitava e, senza che fosse programmato in quella sede, Margherita Amato ha improvvisato un mini concerto di canzoni classiche napoletane: ognuno sa, quale esplosione di sentimenti e di emozioni hanno scatenato quella voce, quella musica e quel luogo.

  Forse è stato il regalo che ci ha voluto fare quella Signora restata al di là di un portone sbarrato. Attraversando il cortile del Palazzo reale mentre ci avviavamo all’uscita, nel consueto, armonioso silenzio di Persano, abbiamo sentito, nitido, il canto delle rondini che continuavano le loro evoluzioni e sembravano ci dicessero:”Noi siamo qui, e ci saremo anche l’anno prossimo”. Anche noi.

Fine

Author: Fausto Bolinesi

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