Da Villa Campolieto alla villa di Oplontis: un viaggio a ritroso nel tempo alla scoperta delle nostre radici

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Le mete della gita erano state scelte anche tenendo conto della concreta possibilità che la giornata fosse piovosa. Cosa che puntualmente si è verificata, ma la pioggia portata dal vento di scirocco, caduta con intensità variabile, non ha disturbato più di tanto la comitiva, anzi ha forse reso particolare questa domenica 6 novembre 2016, cominciata bene e finita meglio. Come le altre volte, del resto. La collaudata esperienza di Maria Rosaria Cusati ha fatto sì che orari e tempi fossero stati calcolati alla perfezione, dando la possibilità di conoscere ancora tesori architettonici del nostro meridione senza affrettarsi e senza tempi morti nelle attese. Bravo l’autista, che ci ha portato fin davanti all’ottimo ristorante attraverso strade non proprio larghissime. Brave le guide, Marianna a Villa Campolieto e al parco di Villa Fiorita, e Angela e Silvia (che ci aveva consigliato questa meta) agli scavi di Oplontis. Bravissimi i partecipanti, come sempre attenti, composti, ma non certo seriosi. Bella l’atmosfera, durante le visite, al ristorante, e anche nel pullman. Sappiamo che corriamo il rischio di essere ripetitivi, ma non possiamo non sottolineare il clima di amicizia, che si allarga e si consolida, che si respira durante le gite della nostra Associazione. Ci dispiace per gli amici che, per svariati motivi, hanno dovuto rinunciare a partecipare. Le foto che pubblichiamo, anche a beneficio loro, non rendono appieno la bellezza e la suggestione dei luoghi, ma vogliono essere anche uno stimolo, per chi non lo ha ancora fatto, a visitarli.

Author: Fausto Bolinesi

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