Cronaca di una gita a Napoli, là dove ci ha portato il cuore

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Testo e foto di Fausto Bolinesi

Domenica 19 marzo ci siamo accorti che eravamo stanchi perché avevamo camminato parecchio solo alla fine, quando siamo risaliti sul pullman. Per il resto, a farci dimenticare la fatica ci ha pensato prima di tutto Napoli con i suoi colori, i suoni, gli odori, la sua gente. Insomma, con la sua “napoletanità”. Poi, naturalmente, i tesori artistici di questa città unica al mondo, già capitale di un regno che la storiografia scritta da chi questo regno ha conquistato ha rappresentato come arretrato, depresso, incolto. Ma ci chiediamo come potevano nascere in un contesto così rappresentato, autentici capolavori architettonici, scultorei e pittorici come quelli che abbiamo visto o rivisto. E che sicuramente abbiamo apprezzato ancora di più grazie a Simona Amalfitano, la bravissima guida, autentico libro vivente di storia e di storia dell’arte che ha trasmesso al visitatore il suo amore per l’arte e la bellezza: cioè per Napoli. Complimenti a Maria Rosaria Cusati, come sempre impeccabile organizzatrice che riesce a far diventare le semplici gite turistiche veri e propri eventi culturali anche per la sua capacità di scegliere la guida giusta. Per il resto la ormai consueta bella, piacevole, serena atmosfera di “Persano nel Cuore” che cattura i nuovi arrivati ai quali diamo il benvenuto e che ci auguriamo di rivedere ancora nelle prossime escursioni. Tra questi abbiamo salutato con piacere Concetta Vermiglio e Sebastiano Cervo, rispettivamente voce solista e flautista dei “Donnaluna” il gruppo musicale che si è esibito con successo nel Palazzo reale di Persano in occasione di una serata di beneficenza. Le immagini che seguono vogliono essere solo una testimonianza della giornata trascorsa che ha avuto un inizio che non poteva essere migliore: l’incontro a Castel dell’Ovo, sede della mostra d’arte visiva “Disarmiamo l’ignoranza”, con il maestro Gerardo Iorio, affermato artista nativo di Persano oltre che socio di “Persano nel Cuore”, le cui opere pittoriche sono presenti anche all’estero.

(N.B. Non esistono immagini della Cappella di San Severo perché non ci stato consentito fotografare neanche senza flash, come invece abbiamo potuto fare nel Palazzo Reale e nella Chiesa di San Domenico Maggiore)

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Author: Fausto Bolinesi

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